Non ce la fo più: Non ce la fo più, come disse quello che fece la popò in mezzo alle ortiche. Il comico: Fare il comico oggi penso che sia un lavoro di grande goduria. I comici sono dei grandi masturbatori. Battute: Hanno detto che, delle mie battute, non resta mai niente. E' vero. Ma perchè, ci si ricorda forse una battuta, una sola, di Stanlio e Ollo, o anche d Buster Keaton? Recitare: E' dolore, estasi del movimento, affettazione del divenire, occultazione del presentare. Recitare è entrare nel personaggio e uscire, entrare e uscire, avanti e indietro, e non vorrei andare oltre in questa similitudine... Comicità e tragedia: L'impulso dentro di me è fare il tragico, ma non c'è niente da fare, la carne è fatta in maniera comica. Proprio le poppe, i peli che c'ho addosso mi si muovono in maniera comica. Ogni volta che penso a un film nuovo penso a una di quelle cose tragiche, ma proprio pesanti. Poi le ginocchia, le cosce partono in maniera comica e mi ributto sul corpo. Comicità ed erotismo: Comicità è pornografia. Umorismo è erotismo. Io mi sono incamminato più negli studi pornografici che in quelli erotici. Io le battute posso rubarle, citarle, ma non fanno parte del mio stile. Sono meccaniche, appartengono al "riposo del comico". La comicità deve essere intestinale. Scurrilità: La comicità è natura. L'uso di termini sessuali diventa un discorso. Non si può dire che ho parlato del pisellino. La scurrilità è la zolla, l'essenza della terra, il ventre, il materialismo del comico. La nostra tradizione è scurrile. Bisogna avere gaudio e volare, volare sulle parole. La fame: La mia è una fame atavica. Noi Benigni abbiamo lo stomaco vuoto da secoli. Ricordo che una volta mia madre stava preparando del pane sul forno: per godermi da vicino l'operazione, finii col culo sul fuoco. Ho ancora nelle chiappe il marchio della vista del pane. Solo: Il comico è solo, come Marlowe. Alcol: Sono condannato alla lucidità. Astemio totale: devo smettere di non bere. Perché: Perché non ho scritto "La Divina Commedia"? Perchè non c'ho pensato. L'anonima sequestri: C'ha rovinato. Ogni anno ne sequestrano miliardi. Con il corpo di polizia che c'abbiamo, comandato da quel bischero di Gava! Mezzi c'hanno l'orecchio tagliato. Oramai è diventato uno status symbol. Uno che c'ha tutt'e due gli orecchi è un poveraccio, non conta mica nulla. - Eh, quello non c'ha una lira. - Ieri sera ho visto uno che non c'aveva neanche un orecchio. - Cazzo, dev'esser miliardario! Al mio paese lo dicevano: - Lo vedi, dicevi che non c'è più distinzione fra il ricco e il povero... Anche quel povero Belardinelli del caffè Jolly a Firenze. Era ricco, gli hanno tagliato un orecchio a cinquant'anni... Io ho detto: - A lui gli avranno tagliato un orecchio a cinquant'anni, ma a noi ce l'hanno messo nel culo da quando siamo nati... Gadda e Schopenhauer: Ormai li leggono anche quelli della curva sud, son tremendi... Furbi o scaltri? La furberia è una qualità italiana potente, però ci ha rovinato. Sarà meglio magari diventare scaltri: è una cosina un pochino più nobile... Effetti collaterali: Uno piglia una medicina per il mal di denti: "Indicazione: male di denti". Poi c'è "Controindicazioni", una sfilza. "Il medicinale può causare disturbi alla vista, giramenti di testa, vomito, diarrea, emorroidi, cancro all'orecchio, attenta alla tu' sorella, ferma i tu' cugini, attenzione la domenica." Un casino! Non finisce mica lì: c'è gli "Effetti collaterali": è da non pigliarsi prima dei pasti, in gravidanza, dopo cena, chi c'ha la targa dispari, chi c'ha il cognato". Poi c'è "Avvertenze: usare con cautela, fuori dalla portata dei bambini, non lo dire al tuo vicino di casa, pericolo, attenti...". Uno si leva il mal di denti, diventa un disgraziato... Da: "E l'alluce fu" di Roberto Benigni
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