Politicamente corretto: Fermiamoci al concetto politico corretto: Berlusconi è un bischero. Fa schifo, no? Berlusconi: L'uomo che possiede tutto, che se compra "La Repubblica" non va in edicola, ma passa direttamente alla direzione e si porta via anche l'"Espresso" e l'intera Mondadori. Sempre con quel doppiopetto anni Trenta, sembra la parodia di un gangster: Al Cafone. Berlinguer: Secondo me Berlinguer, insieme a Gozzano, è uno dei più grossi poeti del novecento. Lui era un buddista, aveva quella dolcezza indiana, quella calma, una via di mezzo tra Budda e Gozzano, una signorina Felicita di Nuova Delhi. Al raduno dell'Ulivo: Ero a Milano e mi sono fatto prestare la Uno Bianca di Borrelli per venire qui. Tra poco vi devo lasciare perchè alle 18 ho una merenda con Mancuso. Con l'Ulivo ho un rapporto di amore-olio. Destra e sinistra: Certo la destra viene meglio perchè è naturalmente più dotata per suscitare le risate. E' come i carabinieri. Perchè si fanno tante barzellette sui carabinieri e nessuna sui poliziotti? Comunque mi sforzerò anche di sfottere la sinistra. Veltroni-D'Alema: Kennedy contro Molotov. Magari regge. Il comunismo: Il comunismo viene da sè, anche senza Berlinguer. Il comunismo è come prima di farsi la prima sega: si viene a letto, da sè. Si fa: Dio bono, cosa mi è successo? Niente, o fanciullo, sei venuto. Quello che non funzionava, ora funziona. Ecco il comunismo. Così il popolo è come un ragazzo prima di farsi la prima sega. S'arriva la mattina da sè. Cosa è successo? Niente, o popolo, sei venuto. Quello che non funzionava, ora funziona. Boniver: Lasciatemi abbracciare una rarità: un socialista ancora libero! Andreotti: E' un personaggio edificante, che spinge il pubblico giovane a identificarsi in lui. Farci un film? Sembra che non ceda i diritti. Chiedete a Riina, dice. Berlusconi: Il partito di Silvio l'ho inventato io. Ci avevano messo cinquant'anni a creare una classe politica di ladri, e Di Pietro in un mese li ha fatti fuori tutti. Bella roba, e noi comici chi si prende più in giro? Così, con Berlusconi, abbiamo deciso di rifare tutto daccapo. Magari ci metteremo sei anni, a ricreare una bella classe politica di ladri e di corrotti, ma poi noi comici torneremo finalmente a lavorare. Fini: L'ho incontrato una volta sola. Fini non è una persona che si possa giudicare avendolo visto una volta sola. E io non ho intenzione di rivederlo. Bossi: La lega è sacrosanta, a Catanzaro se ne sentiva il bisogno. E poi mi è bastato lo slogan: "La lega ce l'ha duro". Mi ha subito fatto capire la serietà del partito. Un milione di posti di lavoro: Non è un caso che tutti si sono messi a fare i comici e così è uscito un milione di posti di lavoro. Berlusconi: Fin da piccolo disse: "O divento presidente del Consiglio o niente". E' riuscito a diventare tutt'è due. Berlinguer: Lo conoscevo bene, l'ho preso anche in braccio, era una persona che sprizzava roba buona. Berlusconi: L'ho conosciuto: gli ho dato la mano, mi ha lasciato tutt'olio, è proprio unto dal Signore, è proprio una cosa tutta unta, gli si mette un po' d'aceto e di sale e viene un'insalata, con Berlusconi, ch'è una cosa eccezionale. D'Alema e Veltroni: Secondo me sono comunisti. Io sono stato una volta a mangiare a casa loro. M'hanno detto: "Vieni Benigni, vieni che ceniamo coi bambini". Sono andato là e ho capito cosa intendevano. C'era un pentolone enorme, un bollito, mi sono messo a mangiare, ho preso un piedino io, una cosina, è proprio lo zoccolo duro. Ho detto: "Guardate che io non mangio più niente", poi sono andato a pigliare il digestivo da Fini, lui si è bevuto due bicchieri di olio di ricino, due manganellate a testa e ci siamo addormentati. Da: "E l'alluce fu" di Roberto Benigni
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